Progettare un giardino: l’importanza della collaborazione

La buona riuscita di un progetto, in questo caso parliamo di un giardino, è il frutto dell’affiatamento di tutte le figure professionali coinvolte, unite per il perseguimento del medesimo scopo. Occorre iniziare il proprio progetto con le stesse ambizioni con cui in passato architetti, ingegneri, paesaggisti e muratori, hanno costruito ciò che noi oggi possiamo ammirare guardandoci intorno.

Analizziamo di seguito quali sono le figure necessarie per la progettazione e realizzazione del nostro giardino.

Il progettista

Il compito del progettista viene solitamente affidato al cliente, il diretto interessato. Quest’ultimo, se si sentirà inesperto, potrà in ogni caso farsi affiancare da un professionista. In caso contrario, il cliente dovrà assumere una doppia personalità, scindendo dall'”io cliente” all'”io disegnatore”, facendo in modo che il primo non influisca troppo sul secondo.

L’architetto

I progettisti si incontrano da subito, dal momento in cui si decide di procedere con la costruzione/realizzazione di un’opera. La figura dell’architetto dovrà rispettare le esigenze, i gusti e gli stili costruttivi richiesti dal cliente. Non dovrà inoltre interferire troppo con il progetto del paesaggista.

Il geometra

Questa figura professionale si occuperà delle utenze e farà sì che il paesaggista non commetta alcun errore. Il geometra dovrà quindi assicurare al cliente la qualità dell’aspetto costruttivo, per questo motivo va necessariamente interpellato in veste di tecnico per l’avanzamento del progetto, a patto però che non interferisca con l’aspetto artistico dello stesso.

Il progettista del verde

Per la buona riuscita di un giardino è anche necessario un bravo tecnico del verde. E’ bene quindi farsi affiancare da un vivaista o paesaggista con una buona esperienza sul campo che prenderà in considerazione molti aspetti tra i quali: la necessità o meno di luce da parte di una pianta, se la tessitura del terreno è adatta a un tappeto erboso di macroterme o microterme e così via.

Il giardiniere

Nel nostro caso la scelta del giardiniere è fondamentale. La sua figura dovrà costantemente dialogare con il progettista del verde, che a sua volta dovrà seguire diligentemente i lavori. E’ infatti necessario che il giardiniere capisca il senso artistico del progetto seguendolo sia in fase di realizzazione che di successiva manutenzione.

L’impresa edile

Anche la scelta dell’impresa edile è fondamentale per la buona  riuscita del nostro giardino. I collaboratori dovranno prestare particolare attenzione a numerosi aspetti come: non calpestare aiuole, non strappare le radici di esemplari centenari durante gli scavi per le fognature ed eventualmente posizionare la gru lontano all’esemplare più antico del giardino.

Con l’affiancamento di queste figure professionali la buona riuscita del progetto sarà garantita!

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L’antico in giardino: operazioni di intervento e valorizzazione

Un conto è progettare di nuovo, un’altra cosa è invece intervenire sull’antico. Chi decide di metter mano ad una vecchia costruzione dovrà inevitabilmente scontrarsi con ostacoli e preesistenze che possono condizionare alcune scelte. Un vincolo potrebbe far variare parte del progetto.

A questo proposito vogliamo illustrare un intervento effettuato in una casa colonica, per la quale i padroni hanno richiesto l’operazione di salvataggio per un pioppo centenario situato accanto alla loro abitazione e ridotto in condizioni piuttosto critiche. Rami secchi, altri spezzati dalle intemperie, rottami dimorati ai suoi piedi, scortecciature e tanto altro, questa era la triste immagine del pioppo percepibile agli occhi di tutti.

Le fasi del recupero…

Iniziarono così i lavori di restauro: l’impresa edile piazzò la gru da cantiere adiacente al pioppo, i rami “fastidiosi” furono abbattuti. Anche se nessuno ci avrebbe scommesso un soldo bucato, ne valeva la pena tentare. L’intervento di recupero è continuato pensando alla salute delle radici. E’ stato sparso ammendante sabbioso di giusta granulometria, interrandolo per quanto possibile, estendendo l’operazione a tutto il lotto. Questo ha favorito il rigenero di nuove piccole radici che, a loro volta, hanno alimentato la nascita di piccole foglioline un po’ su tutta la pianta. E’ stata eseguita una potatura di tipo conservativa per ribilanciare questo “monumento verde”, cercando di dargli una forma esteticamente gradevole.

….e la riprogettazione del contesto

In seguito al recupero del pioppo centenario, è stato indispensabile pensare alla riprogettazione del contesto. Per pavimentare il trottatoio adiacente al cortile sono stati utilizzati cubetti in pietra di Luserna e porfido. Il percorso del trottatoio si interrompe poi bruscamente per dare spazio ad un disegno tondo di cubetti di porfido posati completamente a secco, che fanno da cornice al maestoso pioppo. La posa a secco permette alle radici di respirare ed offre molteplici vantaggi agronomici. A pochi centimetri dal pioppo è stato inoltre inserito un anello di metallo per sorreggere la pavimentazione a secco e, all’interno di esso, sono stati posizionati dei ciottoli di fiume.

Intervenire sull’antico significa valorizzare e ricucire armonicamente elementi preesistenti coniugando elementi classici e contemporanei. Un pioppo in passato vecchio e malandato, è stato riportato alla vita diventando il fulcro del progetto.

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