Il legame fra la scala e la pietra

La scala è conosciuta e definita come un dispositivo per superare in progressione i dislivelli fra i diversi piani di un edificio, sia internamente che esternamente. Dal punto di vista architettonico la scala ha sempre avuto una grande importanza soprattutto per quanto riguarda la sua praticità, oltre che rappresentare un elemento di arredo alle volte addirittura monumentale (basti pensare alla bellezza e allo sfarzo delle ricche scalinate barocche).

La scala è composta dai gradini, a loro volta formati da alzate e pedate, rispettivamente l’altezza (o spazio verticale del gradino) e la sua profondità (o ripiano orizzontale). Ogni gruppo di gradini costituisce una rampa, che solitamente non deve contenere più di 15-18 scalini per non risultare eccessivamente faticosa e scomoda. Al termine di ogni rampa si presenta in piano orizzontale che, in base alla sua posizione rispetto ai livelli dell’edificio, può essere definito pianerottolo “di sosta” oppure “di arrivo”.

Quando si realizza una scalinata, spesso e volentieri ci si affida all’impiego della pietra.

Le scale in pietra si rintracciano quasi in tutte le strutture abitative d’epoca, presentando spesso ringhiere dello stesso materiale o in ferro battuto. Che siano scalini in pietra verniciati per alcune case coloniche, scaloni in marmo levigato per le ville veneziane del Quattrocento o semplicemente scale in pietra ruvida per le cascine montane ed i rustici, scale e pietre si uniscono sempre e comunque un legame molto stretto, adattandosi ad ogni ambiente e circostanza.

Quando si parla di scale, e in particolare di scale esterne o condominiali, il granito è uno dei primi materiali verso i quali si rivolge la scelta. Perché proprio il granito?

Perché il granito è una pietra che non richiede alcuna manutenzione particolare, è robusto, durevole, sobrio e resistente allo stesso tempo. Grazie alle sue svariate tonalità di colore il granito contribuisce a creare un particolare dinamismo di superfici e volumi, facendo così ricoprire ad ogni scala un ruolo fondamentale anche a livello di arredo.

Se devi realizzare una scalinata in pietra contatta Europietre Giardini e richiedi un preventivo!

Sapremo aiutarti nella scelta del granito con colorazione e lavorazione più idonee alle tue necessità.

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Pavimentazioni: alla scoperta delle piazze più belle, Bologna

Pavimentazioni: PIAZZA MAGGIORE – BOLOGNA

Piazza Maggiore è il cuore della città di Bologna sulla quale si affacciano numerosi e importanti edifici medievali come la Basilica di San Petronio con la sua facciata grigia incompleta, il Palazzo d’Accursio, il Palazzo del Podestà ed il Palazzo dei Notai.

Essa fu edificata nel 1200 e inizialmente nacque come luogo di ritrovo per il popolo nel quale si svolgevano attività commerciali, attirando mercanti da tutto il mondo. Prima denominata curia communis e poi platea communis, solo a partire dal Cinquecento iniziò ad essere conosciuta come Piazza Maggiore.

La parte centrale della piazza è caratterizzata dalla presenza di una piattaforma pedonale rialzata denominata “il crescentone” realizzata con pietre squadrate in granito bianco e rosa. Essa porta i segni lasciati durante le manovre di un carro armato americano nel giorno della Liberazione, i cui danni provocati non sono mai stati riparati perché considerati una testimonianza storica.

Adiacente a Piazza Maggiore è anche presente uno dei simboli di Bologna: la fontana del dio Nettuno. Essa venne realizzata negli anni Sessanta del Cinquecento con il compito di abbellire la piazza e simboleggiare il potere papale. Realizzata in marmo e bronzo, la fontana di Nettuno venne collocata esattamente nel punto in cui il cardo e il decumano, le vie principali della città romana, si incrociavano.

Piazza Maggiore è un importante punto di ritrovo per i bolognesi e cuore pulsante della città arricchita grazie alla presenza di numerosi edifici che la circondano edificati nel corso della sua secolare trasformazione.

Visualizzate i lavori eseguiti a Bologna da Europietre Giardini

Il “Cantierone” nel centro storico di Bologna
 
Abbiamo ultimato la fornitura della pavimentazione del cosidetto “Cantierone” nel centro storico di Bologna.
Il materiale che è stato impiegato per questa realizzazione sono masselli in granito grigio di spessore cm 15 con piano bocciardato. E’ certamente un lavoro di prestigio e lo sottolineiamo con orgoglio.
 
Sempre a Bologna nel centro storico continuiamo a fornire granito per rendere la città sempre più bella e vivibile. Elementi di contrasto movimentano visivamente i grandi spazi e dimensionano zone diverse.
 
Realizzazione Porta Saragozza a Bologna
 
Sono sempre più numerosi i progetti che coinvolgono il granito, che si tratti di progettazioni in fase di studio o ristrutturazioni di architettura del passato, come in questo caso. Le qualità estetiche abbinate alla capacità interpretative ed alle maestranze altamente qualificate hanno prodotto un lavoro di qualità sotto tutti i punti di vista.
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Fonte immagine: BolognaToday

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I nostri cantieri: Bologna, pavimentazioni e sedute

Le realizzazioni a Bologna firmate Europietre Giardini sono sempre più numerose.

Questa volta, per la pavimentazione di una piazza e dell’adiacente zona pedonale nel comune di Bologna, abbiamo fornito cubetti in pietra arenaria di colore misto, scelti e approvati dalla direzione lavori. Il tutto è stato posato a perfetta regola d’arte, ottenendo un disegno armonico che ben si adatta a tutto l’ambiente circostante. Il materiale impiegato per questo lavoro presenta caratteristiche antigelive e garantisce la massima resistenza all’usura, all’invecchiamento e agli agenti atmosferici. La valenza estetica della pavimentazione viene esaltata grazie ai contrasti e alle differenti colorazioni dei cubetti, che rendono la piazza uno spazio curato nel dettaglio e ben integrato con l’architettura locale.

Dello stesso materiale sono anche le numerose sedute realizzate su misura per l’arredo della piazza e della zona pedonale. Queste panche, alcune disposte in modo circolare altre semplicemente collocate l’una accanto all’altra, presentano dimensioni e forme differenti che vanno dal quadrato al rettangolare fino al rotondo. Sulla superficie di alcune di esse sono perfino stati inseriti piccoli assi di legno perfettamente accostati l’uno all’altro per dare maggiore unicità e comodità alle panche.

Le proprietà dell’arenaria e le sue sfumature di colore (sabbia, visone, tortora) fanno sì che la pavimentazione e le sedute si congiungano e si integrino facendo assumere alla piazza il ruolo di un “salotto” all’aperto, vivibile e conviviale.

Le qualità estetiche, unite alle capacità interpretative e alle maestranze altamente qualificate hanno prodotto un lavoro di qualità e possiamo dire che il nostro scopo di migliorare e rendere Bologna una città sempre più bella è stato un’altra volta raggiunto.

Hai bisogno di cubetti per realizzare una pavimentazione da esterno ad un prezzo contenuto?

Richiedici un preventivo alla seguente mail: info@europietregiardini.it …tutti i nostri materiali sono campionabili su richiesta!

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Pavimentazioni: alla scoperta delle piazze più belle, iniziamo con Siena

Pavimentazioni: PIAZZA DEL CAMPO – SIENA

Piazza del Campo, conosciuta per l’importante evento denominato “Il Palio” è una delle più belle piazze del mondo.

Importante luogo di incontro e cuore della città, Piazza del Campo presenta un’originale forma a conchiglia suddivisa in nove spicchi, tutti confluenti verso il Palazzo Pubblico con una leggera pendenza.

Essa nacque su un territorio fragile e fangoso, la sua superficie denominata “Campo” era uno spazio destinato ad ospitare mercati e fiere. Nel 1193, con l’evolversi della cittadina, venne eretto un muro divisorio in mezzo alla piazza, da una parte quindi il Campo assunse la sua forma attuale e particolare forma a conchiglia.

A partire dall’inizio del Trecento cominciò la progressiva decorazione e pavimentazione della piazza eseguita in mattoni disposti a nove spicchi separati da strisce di travertino, in memoria dei nove signori che governarono la città. Il cerchio esterno è invece realizzato in pietra serena, delimitato da colonne in travertino che arricchiscono la piazza adattandosi perfettamente al contesto. Nella parte bassa della piazza non tutti si accorgono della presenza del “Gavinone“, una scultura che orna l’apertura per lo scolo delle acque, e di un’iscrizione nella pavimentazione che ricorda il luogo in cui predicò San Bernardino da Siena.

Al di là di svariati interventi sui fabbricati antistanti la piazza, le caratteristiche del Campo sono ormai inalterate da quasi sette secoli, essa continua ad ospitare e a sorprendere ogni giorni turisti e cittadini in arrivo dai tre crinali sui quali è nata la città.

Visualizzate i materiali da pavimentazione da noi commercializzati.

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Il giardino giapponese: un’esperienza estetica

Al fine di esprimere la magica varietà della bellezza della natura e l’emozione legata alla stagione e ai suoi colori, il giardino giapponese è minuziosamente studiato in ogni suo particolare.

Ogni dettaglio del giardino è considerato in termini di proporzione e prospettiva per ricreare un paesaggio più vasto del reale, nel quale la mente spazia libera assorbendo la rigenerante energia della natura.

Nel corso della sua evoluzione il giardino giapponese si è accompagnato alle più svariate tipologie abitative, dai grandi castelli dei comandanti militari fino alla minuta e discreta casa del tè, adeguandosi alla situazione culturale e al carattere della società dell’epoca.

Considerato parte integrante e inseparabile della casa, il giardino rappresenta uno spazio da godere già dall’interno, soprattutto grazie alla presenza delle ampie pareti scorrevoli della casa tradizionale, che si aprono sul giardino riducendo la distanza tra ambiente interno ed esterno.

Questo implica lo studio e la scelta di punti di visuale per ottenere un maggior godimento del giardino e garantire la massima suggestione del paesaggio.

Ne è un esempio lo tsubo-niwa, un piccolo giardino ammirato dall’interno dell’abitazione il quale, nonostante le sue dimensioni ridotte, riassume l’essenza della natura attraverso un numero minimo di elementi, spesso soltanto ghiaia e rocce.

Anche nei grandi giardini con laghetto e isole il punto di visuale è considerato dall’abitazione, presentando un effetto visivo completo e suggestivo.

Il classico giardino della casa del tè con il particolare piccolo sentiero “roji” che conduce l’ospite dall’ingresso fino al giardino interno della casa del tè è il primo esempio di giardino in movimento. Le pietre del vialetto calpestate dal visitatore scandiscono il passo, allontanando la mente dalle preoccupazioni della vita e facendo predominare la semplicità del giardino e dei suoi elementi.

Dalla semplicità del piccolo roji si sviluppa l’idea dei grandi giardini da passeggio ricchi di specchi d’acqua, isole, colline, vialetti, ponticelli. . .la presenza di tutti questi elementi fa sì che si crei quindi una composizione di scorci naturali godibili in barca nel laghetto o semplicemente passeggiando a piedi.

Ciò che accomuna tutte queste tipologie di giardini è la tecnica dello shakkei che implica l’integrazione del paesaggio esterno con tutti i suoi elementi al paesaggio interno realizzato dall’artista, esaltandone così l’apprezzamento in movimento e rendendo più attiva la partecipazione del visitatore che contempla il paesaggio scoprendone le caratteristiche passo a passo.

I giardini giapponesi sono quindi spazi piacevoli studiati nei minimi dettagli con lo scopo di trasmettere una sensazione di pace e armonia a tutti coloro che li visitano e li attraversano.

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Il granito e le sue origini

Il granito è una pietra naturale, formata da grani contigui e grossi cristalli, la cui origine viene discussa ormai da più di un secolo. L’ipotesi più accreditata è che sia una roccia ignea intrusiva, detta anche magmatica, formatasi dal raffreddamento e dalla cristallizzazione di un magma basico fluido. Il magma risalendo verso la superficie terrestre, per forza propria o per pressioni interne, subisce un brusco cambiamento di temperatura dando origine a rocce effusive, quando invece si solidifica lentamente al di sotto della superficie terrestre si trasforma in roccia intrusiva.

Le rocce intrusive si raffreddano lentamente e questo processo permette la graduale formazione di cristalli ben visibili, spesso anche di grossi granuli; esse possono essere riportate in superficie grazie a fenomeni atmosferici che ne erodono la copertura oppure grazie a movimenti della crosta terrestre.

I graniti sono le rocce intrusive più rappresentative: sono costituiti principalmente da minerali come il quarzo, l’ortoclasio (feldspato posattico), le miche, che ne determinano anche la particolare colorazione che varia dal nero a tutte le gradazioni del grigio, fino alle tonalità del giallo, del rosa e del rosso.

Il granito è largamente utilizzato nell’edilizia, soprattutto nelle pavimentazioni e nella costruzione di monumenti. E’ una pietra estremamente dura e resistente, la sua compattezza lo rende impermeabile e durevole, non mostra i segni del tempo; queste peculiarità lo rendono impareggiabile nell’uso edilizio. Il suo impiego conferisce eleganza, funzionalità, praticità per le caratteristiche di compattezza, resistenza all’usura e non gelività, del tutto intaccabile da acidi e sostanze oleose e corrosive.

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